Il mango previene la perdita di batteri intestinali “buoni”, dovuta a un’alimentazione troppo ricca di grassi, che fa rischiare obesità e diabete di tipo 2, aiutando a contrastare gli effetti negativi di una dieta troppo grassa. Questo tipo di alimentazione, infatti, ha come conseguenza la perdita della flora batterica che risulta benefica, e che tale frutto riuscirebbe a contenere.
Uno studio, effettuato dall’Oklahoma State University e pubblicato sul Journal of Nutrition, ha preso in esame un campione di sessanta cavie dal laboratorio, alle quali sono state assegnate diverse diete più o meno ricche di grassi, per un periodo di dodici settimane. Il primo gruppo ne ha seguita una con un contenuto di grassi normale, gli altri tre gruppi con un contenuto di grassi elevato, ma con la differenza che il terzo gruppo assumeva anche del mango in piccole quantità e il quarto in quantità più elevate (una tazzina e mezzo di frutto fresco al giorno). I risultati hanno dimostrato che la sua aggiunta alla dieta può aiutare a mantenere la presenza di batteri utili (in particolare i bifidobatteri e un batterio dal nome impossibile, Akkermansia Muciniphila).
La perdita della flora batteriologica neccesaria alla salute dell’intestino è correlata a molte problematiche. La scienza aveva già effettuato studi su altri frutti che, grazie ai loro principi attivi, contrastavano questa tendenza. Il limone, l’ananas e il pompelmo erano tra questi. Ora si sa che ha gli stessi benefici in questo senso. Aggiungerlo alla dieta preparando macedonie e insalate a base di questo frutto tropicale può davvero aiutare. Ne si può bere anche il succo per dissetarsi, nel corso della giornata.
Fonte articolo & foto: https://casabenessere.wordpress.com/2016/09/22/il-mango-ti-aiuta-se-mangi-troppi-grassi, commons.wikimedia.org, 22 settembre 2016