Per il mondo dell’Atletica e dello Sport italiano è un giorno di lutto, per via della morte di Donato Sabia, autore di alcune tra le pagine più belle dell’Atletica tricolore, sia in campo nazionale sia in quello delle competizioni iridate.
Durante la sua carriera è stato per due volte finalista olimpico degli 800 metri piani – a Los Angeles nel 1984 e a Seul nel 1988 – chiudendo rispettivamente, in quinta e settima posizione; ma è il trionfo conquistato agli Europei indoor in Svezia nel 1984 – dove riuscì ad imporsi nella gara degli 800 metri – a creare la sua leggenda, quando riuscì a mettersi al collo la medaglia d’oro.
Ancora oggi Sabia vanta la terza miglior posizione italiana di tutti i tempi con il tempo di 1’43″88, oltre all’undicesima in 45″73 sulla distanza dei 400 metri; ma, a farlo entrare nella storia dell’Atletica azzurra il record mondiale sui 500 metri con un tempo di 1’00″08, mantenuto per 29 anni di seguito.