È dal 2020 che la struttura del Golden Gate, dopo una serie di modifiche per poter reggere le potenti raffiche di vento e l’inserimento di una ringhiera con doghe più sottili alo scopo di far diminuire i suicidi, è vittima di un avvenimento degno de “Ai Confini della Realtà”. Ogni qualvolta l’aria lo attraversa, si odono rumori inquietanti ed insopportabili: a volte un ululato etereo, in altre occasioni, il mugolio di un monaco errante, poi sostituiti da strilli agghiaccianti e costanti. Un anno dopo l’inizio del fenomeno, un produttore di musica elettronica ha campionato il suono nella speranza di decifrarlo, ottenendo solo suoni metallici, provenienti da un retrofit progettato per proteggere la struttura dai forti venti fino ai 160 km/h. Alcuni dei residenti delle strade collinari cittadine, invece, parlano di “suoni inquietanti” simili a voci umane in una lingua sconosciuta, udibili a una frequenza di 440 hertz.