Negli ultimi anni in Italia abbiamo assistito a numerosi episodi di bullismo, descritti dalle vittime, dalle telecamere presenti nei luoghi di atti teppistici, dai media in generale.
Questo triste fenomeno si è particolarmente manifestato tra gli studenti a scuola, per strada, soprattutto nei riguardi di minori, invalidi, gay.
Ciò rappresenta un serio campanello di allarme per l’involuzione di una gioventù che non ha altro da fare, se non dedicarsi a fare questi disdicevoli atti nei confronti dei propri simili. Naturalmente, a livello psicologico e sociologico, gli illustri studiosi si accaniscono quotidianamente nel ricercare le cause nella famiglia, nella scuola, nella vita quotidiana. Atti di bullismo, di puro teppismo, sono stati evidenziati anche verso cose, come gli arredi scolastici, a puro titolo di divertimento.
Spesso anche un gesto, in buona fede non intenzionale, può provocare in questi ragazzi una reazione spropositata, ingiustificata e deplorevole, come uno sguardo di troppo alla ragazza di un gruppo o di un altro ragazzo. È inutile dilungarsi sulle eventuali cause di questo fenomeno, in quanto lo stesso è ancora sotto stretto esame a qualunque livello.
Quello che ci colpisce di più è spesso l’impotenza di un essere umano di fronte al manifestarsi di questi atti disdicevoli. Infatti non è raro il caso in cui simili episodi avvengano sempre alla presenza di persone, che vi assistono come impassibili spettatori.
Anche questo aspetto andrebbe studiato almeno a livello sociologico.
Ci dicono che la nostra società si evolve progressivamente.
Ma, direi, che quello descritto prima è segno di un regresso umano ad un livello in cui le regole, giuridiche e morali, non vengono minimamente rispettate. In questo contesto credo che il solo intervento repressivo di questi atti non possa essere l’unica soluzione al problema. Quindi dobbiamo risalire alle cause che determinano il fenomeno, se non vogliamo che tutto cada nella più totale indifferenza. Sono speranzoso per il futuro!