La ricercatrice Florent Détroit, del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi, ha scoperto nelle Filippine, e più precisamente nella grotta chiamata Callao Cave, i resti ossei di un parente biologico dell’homo sapiens, vissuto all’incirca 50.000 anni fa.

Il ritrovamento, avvenuto nell’isola di Luzon, consiste essenzialmente in ossa di mani, piedi, parti di femore e denti, mostra una inedita combinazione di caratteristiche primitive e moderne, che portano a dover rimettere in discussione quanto finora appurato sugli uomini primitivi.

Con la scoperta dell’Homo Luzonensis, infatti, non solo si dimostra il ruolo del sud-est asiatico nello sforzo evolutivo che ha generato gli esseri umani, ma anche la loro varietà biologica in quanto a dimensioni e struttura anatomica.

Precedentemente, solo un’altra scoperta aveva destato, nella comunità scientifica, una reazione del genere, con la scoperta dell’Homo Floresiensis, effettuata da un gruppo di ricercatori australiani e indonesiani nel settembre 2003 nell’isola di Flores, in Indonesia.

In entrambi i casi, i ritrovamenti riguardavano creature di piccole dimensioni, il che porta a supporre l’esistenza di un potenziale schema evolutivo, presente non solo nelle isole, ma anche nelle cosiddette zone insulari.

Sulla rivista Nature, inoltre, sono state pubblicate le ricostruzioni tridimensionali tramite scansione delle strutture ossee, tramite le quali è stato possibile scoprire che le parti ritrovate sembrano appartenere ad almeno tre individui.

Un’altra scoperta, che avvalora le somiglianze tra Homo Luzonensis e Homo Floresiensis, si è avuta con una datazione abbastanza precisa delle ossa; quelle dell’isola di Luzon risalgono a 67.000 anni fa, dimostrando di essere una specie contemporanea a quella dell’Isola di Flores, vissuta tra 190.000 e 54.000 anni fa.

Grazie a questo nuovo ritrovamento, la teoria sull’esistenza di varie sottospecie Sapiens, ipotizzata da alcuni antropologi, sembra trovare conferma, dopo il ritrovamento del tipo Homo Idaltu in Africa, e la scoperta degli uomini di Heidelberg e di Neanderthal.

Gli antropologi, attraverso analisi del DNA cellulare e mitocondriale, sono riusciti a rintracciare componenti genetiche provenienti principalmente dai Neanderthal nei sequenziamenti completi degli uomini moderni, indicando una presunta ibridazione per alcune popolazioni euroasiatiche.

Ancora molti segreti legati alla Preistoria devono essere scoperti; il mistero della nascita della razza umana potrebbe nascondere ancora dei misteri che aspettano di essere rivelati.

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