L’Università di Oxford, da tempo, sta collaborando ad un progetto chiamato Endangered Archaeology in the Middle East and North Africa, il cui obiettivo è quello di riuscire ad individuare e studiare più attentamente i siti archeologici presenti nel siti archeologici. Di recente, grazie a Google Earth, sono stati individuati tre insediamenti militari romani, rimasti nascosti sotto le sabbie e scoperti grazie alla loro forma bizzarra da “carta da gioco”. Con tale ritrovamento, gli archeologi sperano di riuscire a ricostruire un nuovo tassello di storia romana in Medio Oriente e, dai loro primi esami, tali insediamenti potrebbero risalire al 106 d.C. e risulterebbero collegati all’acquisizione Nabatea, e furono costruiti come stazioni temporanee da usare in una campagna segreta nel deserto arabo. Degli accampamenti non rimangono tracce di mura o di altri edifici, ma solo i contorni dei campi militari, che sembrano indicare che il passaggio al dominio di Roma non sia stato affatto pacifico, come si credeva, e che sia stato per niente “indolore”.