Sono passati quasi sette mesi dalla dipartita di Gigi Proietti eppure, le operazioni di sepoltura delle sue spoglie mortali proseguono per assicurargli il giusto riposo eterno.
È dall’11 novembre – dopo la cremazione avvenuta il giorno prima – che i tecnici di Ama / Cimiteri Capitolini – e un rappresentante di Roma Capitale – proseguono incessantemente nella serie di sopralluoghi – che hanno portato, con la supervisione dei suoi parenti – a richiedere la concessione di un’area per edificare una cappella nella parte nuova del cimitero Verano, nei pressi del Sacrario Militare.
Lo “sconcio” provocato dai lunghi tempi di ricerca ha creato aspre critiche come quella di Carlo Calenda, candidato sindaco di Roma e leader di Azione, per il quale tale inefficienza mette a nudo la moltitudine di problemi che infestano la “città eterna” – come la gestione dei trasporti e quella dei rifiuti – e che andrebbe risolta con le dimissioni dell’attuale sindaco, Virginia Raggi.
L’affaire Proietti mostra in maniera fin troppo evidente la sofferenza di tantissime famiglie a cui, negli ultimi mesi, è stato negato di dare degna sepoltura ai loro cari per via del sempre maggiore caos ormai presente nei cimiteri romani – nonché l’ennesimo fallimento della giunta Raggi e della sua inadeguata gestione dei servizi comunali – che, purtroppo, sottolinea la terribile necessità di dover raddoppiare gli sforzi per ridare credibilità alla Capitale d’Italia.
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