Grazie agli sforzi combinati del presidente Usa Joe Biden e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Hamas ha accettato una risoluzione sul cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Il piano – composto da tre fasi – vedrà l’America come “garante” del rispetto del suddetto da parte di Israele, così da mettere fine al conflitto, che rischia di allargarsi al Libano. Difatti, Hezbollah si dichiara pronto ad intervenire, dopo alcuni scontri a fuoco con l’esercito israeliano, mentre Benny Gantz – ministro del gabinetto di guerra israeliano – ha deciso di dimettersi in totale disaccordo con l’andamento attuale del conflitto. Finora, con quasi quarantamila morti palestinesi avvenute, l’eliminazione di Hamas risulta non più attuabile e, per un “ritorno alla normalità”, diventa necessario far tornare i palestinesi nelle loro case nella Striscia. In seguito, dovrebbe partire una “terza fase” che vedrebbe finalmente la nascita di due stati e una “ricostruzione pluriennale” di Gaza.