Frosinone: il bambino di 2 anni strangolato dalla madre ha cercato di difendersi mentre lei lo uccideva. Questo è l’agghiacciante resoconto emerso dalle indagini.
Dopo un lungo interrogatorio, Donatella Bona ha confessato e ad accusarla maggiormente sono i graffi del figlio che riporta sulle braccia. Pare questo il disperato tentativo del bambino di salvarsi mentre la madre gli stringeva le mani intorno al collo. Il terribile fatto è avvenuto mercoledì 17 aprile località Volla Piedimonte San Germano in provincia di Frosinone.
Il tentativo chiaramente è stato vano, ed ora la salma di Gabriel si trova nella camera mortuaria dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino dove verrà disposta l’autopsia.
La mamma racconta che il bambino voleva andare dalla nonna e piangeva troppo e che a questo punto i nervi non le hanno più retto, tanto da compiere l’omicidio per strada. Donatella è stata condotta nel carcere femminile di Rebibbia e gli inquirenti hanno appurato che soffre di ansia ed attacchi di panico, ha problemi mentali e non è mai stata curata.
Dopo aver commesso l’omicidio la donna ha continuato ad andare verso casa pensando a quello che avrebbe dovuto dire alla polizia, tanto da dichiarare ai soccorritori dell’ambulanza:”mi hanno investito con mio figlio in braccio“. Sul posto è arrivata anche un’eliambulanza nel vano tentativo di salvare Gabriel che non ce l’ha fatta.
L’incongruente versione della donna non ha mai convinto gli agenti e così alla fine Donatella non ha potuto fare altro che confessare.