Dopo più di quattro anni di lotta dura e sofferta, i trecentododici operai appartenenti alla ex Whirlpool sono riusciti a riottenere il loro “futuro lavorativo”. Dopo essere stati travolti dall’atto di chiusura dello stabilimento di via Argine – oggi tramutatosi in un simbolo della loro “vertenza durissima” – ora collaboreranno con la Italian Green Factory del Gruppo Tea Tek. Tale società – che si occupa di sviluppo e produzione nell’ambito delle tecnologie sulle energie rinnovabili – fornirà loro le stesse condizioni economiche sottoscritte in passato con la multinazionale che li ha “scaricati sulla strada”. Il tutto per colpa di esigenze economiche legate unicamente alle leggi economiche riguardanti la competizione internazionale, portando a una vertenza che ha coinvolto sindacato e istituzioni a difendere lavoratori e lavoratrici, dando una prospettiva positiva sul futuro.