E’ morto Gianni de Michelis, che dall’89 al ’92 è stato ministro degli Esteri, firmando tra l’altro i Trattati di Maastricht. Veneziano, è morto a 78 anni e tra gli incarichi ha ricoperto anche quello di ministro del Lavoro.
Ricoverato da qualche giorno all’ospedale di Venezia, per il peggioramento delle condizioni generali di salute, non riusciva più ad alimentarsi, ed una quindicina di giorni fa era stato trovato non cosciente.
“Gianni è stato un grande uomo di governo ed un compagno leale di mio padre, nella buona e nella cattiva sorte, a cui non fece mai mancare la sua vicinanza negli anni dell’esilio tunisino. Gianni ha saputo attraversare anche le stagioni più infami e buie della storia socialista e del paese con la schiena dritta…“, queste le parole di Stefania Craxi, senatore di Forza Italia, ricordandolo.
Non sono mancate parole di elogio del Presidente della Repubblica Mattarella: “Scompare con la morte di Gianni De Michelis uno dei protagonisti della attività di governo dell’ultima parte del Novecento. Intelligente e appassionato esponente della causa socialista ha segnato con la sua azione una significativa stagione della politica estera del nostro Paese, nella fase che faceva seguito al venir meno del contrasto est/ovest. Le sue intuizioni e il suo impegno sulla vicenda europea, dei Balcani, del Medio Oriente e del Mediterraneo, hanno consolidato il ruolo internazionale dell’Italia e contribuito alla causa della pace e della cooperazione internazionale”.