Il duello tra due persone, che tanto vediamo in film o leggiamo in romanzi d’appendice, per quanto era d’uso in passato restava sempre e comunque illegale. Per quanto una procedura vietata era informalmente accettata come dispensatrice di giustizia.
Esso avveniva tra due persone che già per motivi di tensione si erano offesi, ho avevano recato danno al loro nemico o alla persona cara (una donna, un partente anziano, ecc.), venivano accompagnati da due testimoni (semai nobili o di pregio) e i due secondi (persone che avrebbero aiutato o sostituito i due contendenti).
Il duello ha, quindi, una lunga storia internazionale che va dal XI secolo d.C. al XX secolo, essi prevedevano diverse discipline marziali ed armi: dalle spade agli stocchi, dalle pistole ai coltelli, ma dopo l’industrializzazione anche gli aerei; ma vi furono anche situazioni originali quali l’uso di elefanti e di mongolfiere.
L’obiettivo del duello non era quello obbligatoriamente di uccidere l’avversario, bensì di ottenere soddisfazione, ovvero di ripristinare l’onore leso. Il duello poteva prevedere la prima ferita, seppur lieve, oppure all’ultimo sangue, e in tal caso si concludeva con la morte di uno dei due contendenti. Inoltre, questa prerogativa di difendere il proprio nome attraverso le armi era riservato alle classi alte.
Ecco alcuni duelli famosi.
Nel 1598 il drammaturgo inglese Ben Jonson uccise l’attore Gabriel Spencer. In Francia si ebbe lo scontro del 1897 tra Marcel Proust e il giornalista Jean Lorrain, aveva fatto una recensione negativa e maliziosa del saggista, ma i colpi di Proust andarono a vuoto e comunque si ritenne soddisfatto.
Aleksandr Pushkin, che a soli 37 anni aveva all’attivo ben quindici scontri per svariati motivi, sfidò a duello Georges d’Anthès, che sedusse la sua giovane sposa, Natalia Goncharova, considerata la più bella della città. Inoltre, d’Anthès era sposato con la sorella della moglie, durante il duello il francese saprò per primo e ferì il poeta all’addome, che cadde sulla neve, ma prima di morire, Pushkin sparò, colpendo il suo rivale ma la ferita risultò essere meno grave. Altro russo duellante fu il poeta Kondratij Ryleev che difese l’onore di sua sorella illegittima, Anna, corteggiata in maniera molto pesante dal principe Konstantin Shajovskij. Ma il reale non volle battersi così il poeta lo sfidò con uno sputò in faccia, chiamandolo “svergognato”. Il duello si tenne in condizioni molto difficili: a una distanza di soli tre metri e con spari simultanei, dove ebbe la peggio ad un tallone Ryleiev.
Tra gli italiani la contesa coinvolse nientemeno Benito Mussolini, che ferì gravemente Francesco Ciccotti, ex deputato socialista. Il futuro duce era un bravissimo schermitore e da giovane aveva già vinto altri due duelli, e quindi criticò con pesanti parole di servilismo Nitti, chiamandolo “Cagoia” (soprannome datogli da Gabriele D’Annunzio) e insultandolo «lercio basilisco», questo provocò l’attrito tra i due tenutosi a Livorno, che fu interrotto al quattordicesimo assalto a causa di una crisi cardiaca che colpì Ciccotti.
Nel 1820, in Russia, Fëdor Ivanovic Tolstoj inanellò una formidabile serie di undici scontri vinti, tutti contro abili ufficiali dell’esercito. Nel 1952 Salvador Allende sfidò il collega e futuro presidente Raul Rettig, anche se si accordarono poi per sparare due colpi in aria ed evitare quindi spiacevole conseguenze soprattutto legali, visto che la pratica del duello era illegale già da anni.
Mai i più celebri e anche quelli (forse) inverosimili o leggendari sono: un duello ‘mancato’ tra Oscar Luigi Scalfaro e il padre e marito dell’offesa. Secondo la storia-leggenda Edith Mingoni in Toussan, perché “vestita in maniera sconveniente”, fu ripresa in pubblico a Roma in pieno luglio (si era semplicemente scoperta le spalle), dal futuro presidente della Repubblica, che chiamò in ballo perfino dei poliziotti. Il caso causò un vero scandalo e una grande bagarre politica, tanto da indurre i parenti alla richiesta di duello, secondo la leggenda anche l’attore e principe Antonio de Curtis (Totò) prese le parti della donna, sfidando a sua volta Scalfaro a singolar tenzone. La cosa poi rientrò e si risolse con un nulla di fatto.
Duelli bizzarri duelli si ebbero nel 1808, a Parigi, con le pistole, sparando però da due mongolfiere in volo, che finì con la caduta aerostatico.
Nel lontano 1593 i due contendenti a dorso di elefante furono il re del Siam contro il principe ereditario birmano, quest’ultimo sconfitto e ucciso nel combattimento.
Eccome non ricordare, quasi leggendario ma vero, sono i duelli aerei ingaggiati dagli aviatori della Grande Guerra, tra cui Manfred von Richthofen, il Barone Rosso, tanto che quando toccò a lui di essere abbattuto dagli inglesi, gli stessi lo seppellirono con tutti gli onori.
Insomma due contendenti che non conoscevano i social (dove oggi le querelle avvengono per messaggi e post), ferivano o procuravano la morte lavando l’offesa col sangue.