Da circa due settimane, la Reale Pontificia Basilica di San Giacomo degli Spagnoli è stata restituita alla nostra città, dopo un lungo e laborioso restauro, che le ha permesso di tornare agli originali fasti, quando fu edificata nel 1540 per volere del Viceré Don Pedro de Toledo, che dette vita all’importante progetto urbanistico che portò alla nascita dei Quartieri Spagnoli.

Insieme all’apertura della strada oggi a lui intitolata – via Toledo – all’epoca fece costruire anche un ospedale in grado di fornire cure ai poveri e ai bisognosi a poca distanza dalla Basilica, diventato in seguito prima il palazzo dei Ministeri durante il regno della dinastia dei Borboni e, diverso tempo dopo, Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli.

Adesso, oltre a proseguire nella sua funzione come luogo di culto, diventerà anche un laboratorio di tipo culturale, nel quale realizzare azioni per la promozione della ricerca scientifica e della valorizzazione del patrimonio culturale cittadino. Il tutto tramite una collaborazione che vede coinvolte l’Università Federico II e la Reale Arciconfraternita del Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli. Tale progetto durerà tre anni, grazie a un finanziamento di quasi trecentomila euro.

FONTEvesuviolive.it
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