L’Università della California meridionale, dopo attenti e lunghi studi, ha individuato un potenziale legame tra l’esposizione ad aria inquinata e la comparsa non solo della depressione, ma anche dei sintomi legati al declino cognitivo in età avanzata.
Secondo il Journal of the American Geriatrics Society – che ha pubblicato i risultati di tali studi – le persone anziane, che si ritrovano a respirare aria inquinata, corrono maggiormente il rischio di vedere acutizzati i sintomi della depressione, andando incontro al pericolo di un progressivo declino cognitivo.
Grazie all’analisi di 1583 donne prive di demenza – con un’età pari o superiore a 80 anni – che hanno effettuato fino a sei valutazioni annuali della memoria, si è potuto evidenziare come l’esposizione a lungo termine a diversi inquinanti atmosferici poteva essere associato ad un aumento dei sintomi depressivi.
A provocare maggiori danni, inoltre, l’esposizione all’inquinamento atmosferico a lungo termine, in grado di portare al declino della memoria in poco più di dieci anni dopo tale contatto, influenzando non solo i sintomi depressivi, ma anche l’interrelazione tra essi e il conseguente declino della memoria.
In pratica, l’esposizione in tarda età ad inquinanti atmosferici possono accelerare l’invecchiamento cerebrale e aumentare, in maniera esponenziale, il rischio di demenza, mostrando come le popolazioni più anziane rispondono alla neuro tossicità dell’inquinamento atmosferico in una maniera completamente diversa dai giovani.