Della Porta il palazzo col fantasma
Il palazzo Della Porta fu fatto costruire nel 1569 da Francesco della Porta, che discendeva da una famiglia di ricchi armatori con proprietà a vico Equense e una villa sub urbana a salita due porte all’ Arenella. Fu costruito, su un terreno della tenuta di Carogioiello, che il della Porta aveva acquistato dai monaci benedettini di Monteoliveto, proprietari di un grandioso convento nelle vicinanze.
Non sono noti gli né gli architetti che progettarono l’impianto originale né quelli che si occuparono delle trasformazioni e restauri successivi. I lavori saranno completati dal figlio Antonio Nardo Della Porta che sposerà una patrizia della famiglia Spadafora. Il palazzo passerà in seguito in eredità ai loro figli fra cui Giambattista Della Porta, filosofo e letterato di fama internazionale.
Lo scienziato, il mago, l’eretico.
Giambattista è stato un uomo di grande cultura, autore di numerosissimi scritti e precursore di molte scoperte. Studioso eclettico, si interessò di cosmologia, geologia, fisica, in modo particolare di ottica, Giambattista aiuterà il suo amico Galileo Galileo nella realizzazione del cannocchiale. Inoltre eccelleva nella chimica, nella farmacia studiava in modo particolare le erbe con proprietà medicinali. Tutte queste attività richiamarono l’attenzione degli organi dell’ inquisizione.
L’ Accademia dei Segreti
E famoso anche come filosofo, e commediografo. Insieme a Girolamo Ruscelli ha fondato a Napoli l’Accademia dei Segreti, patrocinata dal principe Ferrante Sanseverino; In questa accademia vi poteva accedere solo chi dimostrava di aver effettuato una nuova scoperta scientifica. La sede era nel palazzo di famiglia ma misteriosi esperimenti venivano effettuati anche nella villa di due porte alla Arenella; gli adepti si riunivano per studiare magia naturale e tutti i fenomeni che avvenivano in natura.
L’ eretico e la santa inquisizione
Come Galilei anche Giovan Battista sarà perseguitato dal clero per eresia. Fu grande amico di Giambattista Manso , marchese di Villa, con cui fondò l’ Accademia degli oziosi ; frequentava la famosa taverna del Cerriglio e nello stesso tempo era fra i membri più attivi nell’ Accademia dei Lincei di Roma. Rese l’anima a Dio nella casa della figlia Cinzia, nel suo palazzo di via Toledo 368 ma il suo spirito avrebbe continuato ad aggirarsi tra le mura dell’edificio.
Da : Notizie del bello dell’antico e del curioso della città di Napoli di Carlo Celano curata dal cav. G.B. Chiarini
(…) Giambattista Porta , l’uno dei più inventivi ingegni di quell’età, che fu a tempo geometra, astronomo, naturalista, e che di tanto precedette il Lavater nella fisiognomonia* (…) fu il maggior fisico del secolo decimosesto. Certo è lasciossi troppo invaghire al meraviglioso e stimò vera scienza l’alchimia, ma fu pure in quel tempo uno dei più infaticabili osservatori.
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Johann Kaspar Lavater La fisiognomica o fisiognomonica è una disciplina psudoscientifica che attraverso la fisiognomia o fisiognomonia pretende di dedurre i caratteri psicologici e morali di una persona dal suo aspetto fisico, soprattutto dai lineamenti e dalle espressioni del volto.
Lo spettro
Molti visitatori del palazzo hanno riferito di aver visto strani fenomeni, come porte che si aprono da sole, rumori misteriosi e presenze invisibili. Alcuni hanno anche dichiarato di aver visto l’apparizione del fantasma di Giambattista della Porta, che si manifesterebbe sotto forma di una figura spettrale avvolta in un mantello nero e dallo sguardo severo. Si narra che chi avesse avuto il “privilegio” di incontralo assisterebbe ad uno stano fenomeno: la visione del funerale dello scienziato scrittore portato a spalla dai suoi nobili amici dalla sua casa di via Toledo fino alla chiesa di San Lorenzo Maggiore dove verrà tumulato nelle tomba di famiglia . Un funerale a cui partecipa un gran corteo funebre di frati incappucciati recitanti litanie, una visione che si ripete molte volte nella mente di chi l’ha visto.
La proprietà del palazzo appartenne alla famiglia Della porta fino al 1766 quando fu lasciata in eredità alla deputazione della cappella di San Gennaro . Lo stemma dei Della Porta è ancora conservato sul portale del palazzo. Gli ambienti del piano nobile sono impreziositi da affreschi e decorazioni ottocentesche. Sulla facciata sono presenti ornamenti in stucco risalenti a un restauro settecentesco.
L’aspetto attuale del cortile e della scala aperta risalgono ad un rifacimento ottocentesco quando il palazzo venne anche sopraelevato di un piano.
Fonti.
Gino Doria “Le strade di Napoli” ed.Riccardo Ricciardi 1982
Carlo Celano : Notizie del bello dell’antico e del curioso della città di Napoli di Carlo Celano curata dal cav. G.B. Chiarini. Copia anast. ed. Anticaglia 2000
Imternet :Wikipedia
Fotografie
1,2,3,4,7 : Dalla archivio personale dell’autore.
5) 6) : Wikipedia foto di pubblico dominio
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