Un vero viaggio nell’anima e nella storia, così come note di un pentagramma si entra con leggerezza e con enfasi nel mondo storico della musica napoletana e dell’Europa per scoprire un mondo ai più sconosciuto.
Partendo dalla Napoli del ‘700 e viaggiando per il vecchio continente al seguito dei più grandi cantori barocchi del Regno di Napoli, questo romanzo ci illustra e racconta con grande maestria il ‘secolo d’oro’ delle ugole che allietarono i palcoscenici dei più grandi teatri del mondo.
Però dietro la bellezza e il peso del luccichio barocco, dietro le quinte della vita di questi grandi personaggi, artisti come Farinelli e Caffarelli, vi è un mondo sovrasensibile e di impegno.
Una vita all’insegna della sofferenza, una gioventù e semmai infanzia smarrita, stroncata che ha illuso molti ragazzi e tante famiglie, e ad alcuni più fortunati, più dotati o forse più capaci, ha regalato momenti di gloria e di onnipotenza; ma dietro la maschera teatrale, dietro i strati di trucco, si celavano un corpo e un cuore disilluso dall’effimera realtà.
I ‘castrati’, detti le voci bianche o d’angelo così chiamati quasi a occultare la violenza fisica subita, vivranno sugli allori e su soffici nuvole di un ‘paradiso costruito’, sempre in cerca di un successo o di portare al limite il loro mondo di stucchi e cartapesta, per conservare una vita dignitosa quando si scendeva dal palcoscenico.
“Dèi senza Olimpo” (edito Intra Moenia) è il titolo di questo opera, romanzo sarebbe riduttivo, che ci in…castra nel mondo stupefacente della vita dei castrati. Con grande capacità il testo ci spinge a vivere delle emozioni, delle sensazioni, degli affanni e dei ‘suoni’ di quel mondo così lontano e dimenticato. L’autore spolvera la storia e ne riconosce l’importanza dell’appartenenza, porta il lettore ad immedesimarsi in quel periodo, lo alleggerisce con chiara capacità e tagliente delucidazione, i tasselli di un mosaico che ci conducono nel romanzo storico e letterario.
Domenico Sapio ci svela e ci presenta i segreti, li chiarisce, li approccia al lettore con grazia e enfasi letteraria, come un direttore d’orchestra accompagna i vari strumenti ad una sinfonia che vibra sulle corde dell’animo, di chi ha la voglia di lasciarsi andare alla dolce voce ‘bianca’ della storia.