Poche ore fa, in Svizzera, se ne è andato uno dei fondatori della corrente nota come “Nouvelle Vague”. Uno tra i registi che più ha influenzato il cinema francese: Jean-Luc Godard. Ormai esausto, ha deciso di chiudere definitivamente gli occhi, dopo una vita da iconoclasta e da “inventore” di un’arte assolutamente moderna e intensamente libera. Nella sua carriera ha realizzato centocinquanta opere tra film e video. Meritevoli di citazione il “cosiddetto” manifesto della “Nuova Onda”: A Bout de Souffle’ (All’Ultimo Respiro) del 1960, avendo come protagonisti Jean-Paul Belmondo & Jean Seberg.
Sempre con Belmondo dirigerà anche Pierrot le Fou (Il Bandito delle Undici), come pure Il Disprezzo – affiancato dal duo Brigitte Bardot & Michel Piccoli – e Si Salvi Chi Può (La Vita) con Isabelle Huppert. Ottenne anche due Leoni d’Oro: il primo alla carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia del 1982; il secondo nel 1983 grazie alla Giuria internazionale presieduta da Bernardo Bertolucci per il suo “capolavoro intimista” Prénom Carmen, ispirato alla Carmen di Bizet.