I legami tra fratelli.
Un argomento legato spesso alla sfera privata delle famiglie, per via del sangue che può scorrere nelle vene, ma che può anche indicare un legame profondo tra non consanguinei che hanno affrontato difficoltà o eventi che solo uniti sono stati in grado di affrontare.
Spesso la narrativa e il cinema hanno raccontato vicende familiari che analizzavano i rapporti inter personali tra fratelli spesso opposti nel carattere o a causa delle vicende.
Basandosi sull’omonimo romanzo autobiografico di Vasco Pratolini pubblicato nel 1947, il regista e sceneggiatore italiano Valerio Zurlini ha tratto il film Cronaca Familiare, nel 1962.
Enrico, un giornalista di cronaca, riceve la notizia della morte di suo fratello Lorenzo, a causa di una presunta tubercolosi, e viene investito in pieno da un fiume di ricordi che, con grande fatica, aveva seppellito nelle profondità della sua mente.
La separazione tra i due quando la loro madre muore per dare alla luce Lorenzo (evento che avrà una nefasta influenza nei loro rapporti, dato che lui lo considererà colpevole di tale morte) e l’affidamento del fratello al maggiordomo di un gentiluomo inglese finiscono per creare tra i due un muro invalicabile.
Enrico rivede il fratello solo quando questi ha 18 anni ed è rimasto solo dopo la “dipartita finanziaria” dei suoi tutori ma, nonostante si siano ritrovati per via della loro nonna (che morirà poco dopo) i due continueranno ad essere due estranei.
Sarà solo con la malattia e l’inizio di un lungo e doloroso calvario ospedaliero che Enrico tenterà davvero di riallacciare davvero i rapporti ma, quando Lorenzo sarà trasferito a Firenze per essere sottoposto a un nuovo ciclo di cure, sceglierà di non andare con lui.
Sarà solo alla fine della vicenda che riuscirà ad ammettere l’odio e il disprezzo che gli ha ottenebrato la mente, impedendogli di essere veramente un uomo e un fratello maggiore.
Cronaca Familiare – Quando il rancore ti ottenebra l’anima.