Falsi tamponi nonché 33.000 green pass probabilmente falsi su cui stanno indagando i PM di Trento.
Con soli €10 era possibile ottenere test negativi, infatti solo lo 0,3% è risultato positivo. Queste informazioni sono state acquisite dal nucleo di polizia giudiziaria dei Carabinieri che ha investigato assieme alla compagnia della Guardia di Finanza; tutto ciò è stato sufficiente per intervenire, ed infatti sono stati apposti i sigilli ai centri tamponi di Pergine, e a quelli di Trento nord.
La denuncia è scattata per un infermiere ed altri 4 impiegati, ovvero per il gestore di un centro tamponi che aveva ottenuto dall’azienda Sanitaria Provinciale il codice univoco della banca dati collegata al Ministero della Salute per il rilascio dei green pass.
Tutti sono indagati per associazione a delinquere finalizzata al falso, corruzione e accesso abusivo informatico, a cui hanno fatto seguito le perquisizioni domiciliari di casseforti e valigette.
Nelle varie abitazioni sono stati sequestrati 120mila euro in contanti, nonché i telefonini e PC contenenti i dati di chi ha fatto i presunto i tamponi falsi.
Gli inquirenti stanno investigando sui nominativi di coloro che si sono avvalsi dei due centri.