I direttivi delle Regioni, poche ore fa, hanno chiesto l’apertura di una possibile discussione con il premier Mario Draghi attraverso una lettera, nella quale vengono trattati i “temi” della riapertura per ristoranti, lezioni individuali in palestra e via libera alle piscine e il corpifuoco non chiari nell’ultimo provvedimento preso.

Le tensioni maggiori si registrano proprio riguardo l’orario del coprifuoco, per il quale si sta consumando un durissimo confronto sulle diverse ipotesi per il prossimo futuro, in quanto non si sa come sarà riprogrammato e se davvero durerà fino al 31 luglio.

Di certo, sarà necessario basarsi su fattori come i dati dei contagi, l’occupazione delle terapie intensive, i decessi, e vedere se tutto continuerà a migliorare nel lungo periodo, almeno fino al potenziamento della campagna vaccinale, per poi sperare di poter intervenire entro le prossime settimane, potendo modificare sia le regole per le riaperture che gli orari del coprifuoco.

Altro punto preso in esame nei nuovi provvedimenti è il nodo scuola, soprattutto a causa dei trasporti, che potrebbero veicolare potenziali infezioni, trasformando gli oltre sei milioni di alunni in portatori. L’obiettivo è un ritorno al 100%, ma ci si arriverà solo con gradualità, ed attraverso un range con il quale va assicurata la didattica in presenza tra il 70 e il 100%.

Il pericolo – neanche troppo velato – è quello di riaprire per poi dover richiudere; si deve procedere con riaperture graduali e in sicurezza per non dare un colpo mortale e finale alle imprese, già terribilmente segnate.

Fonte articolo: quifinanza.it

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FONTEquifinanza.it;
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