Un documento bollente, ovvero un dossier, pare sia finito nella scrivania di Giuseppe Conte durante la crisi che il Governo sta vivendo, crisi al momento destabilizzante per una società che ha un incessante bisogno di equilibrio e di sostegno. Quest’ultimo pare ridisegni completamente quelli che sono gli scenari del nostro Paese in quanto, dimostra che in realtà i positivi di ogni giorno sono il doppio di quelli che vengono invece mostrati.
La luce su questo argomento è stata fatta da Repubblica e secondo gli 007, i contagi sono molto più alti rispetto al bollettino ufficiale della Protezione Civile. Grazie ad importanti esperti, matematici e studiosi del campo è stato sviluppato uno schema molto preciso proprio in merito a questo accaduto.
Se il sistema italiano formato da: ministero della salute, Protezione Civile e Regioni mostra uno scenario che permette agli italiani di tirare un piccolo sospiro di sollievo, in realtà nel nostro Paese i positivi sarebbero il 50% in più di quelli dichiarati. A parlare sono gli analisti, sostenendo che una grossa causa va attribuita al numero dei tamponi svolti nel novembre 2020.
Qualora questa tesi fatta fosse giusta, causerebbe due grosse conseguenze: la prima è la dimostrazione di una curva epidemiologica non ancora rivolta verso il basso come invece ci stanno mostrando e la seconda che i dati forniti ogni giorno non possono esser definiti certi ed attendibili.
Continuando a seguire quanto esposto dagli analisti, è provato che prima di Natale la curva dei contagi era alta e che la situazione nelle terapie intensive non era affatto migliorata. La cifra dei malati è rimasta stabile, ovvero circa 2.580 unità. Il sistema nazionale di sorveglianza sarebbe rimasto quindi cieco dinanzi a questo poiché nei bollettini si mostrava sempre il contrario, un’illusione che ha reso più sereni la popolazione non mettendogli però la verità di fronte agli occhi.
Bisogna domandarsi quanto i servizi segreti siano stati importanti all’interno della Pandemia ancora in corso. Il 28 febbraio 2020 Giuseppe Conte non aveva mai proferito la parola “Coronavirus”; i primi provvedimenti nei confronti di quanto stesse succedendo sono stati presi dal 30 gennaio 2020 tramite la conferenza stampa tenuta da Conte e Speranza con il direttore dello Spallanzani Giovanni Ippolito.
Da lì sono state prese le prime precauzioni, sviluppandosi poi nei mesi tutto quello che abbiamo vissuto e che purtroppo stiamo ancora vivendo.
Ma proviamo davvero a capire un punto per noi tutti di fondamentale importanza: Come mai questi positivi non sono tutti dichiarati?
Tutta colpa dei tamponi effettuati a quanto pare. Gli 007 hanno dimostrato che nella settimana centrale del mese di novembre sono stati fatti un milione e mezzo di test ma successivamente, sono cominciati a diminuire sempre di più includendo anche la quantità di tamponi antigenici rapidi. Questi ultimi hanno rappresentato il vero errore, ovvero dichiarare ad una persona un falso negativo a causa della poca attendibilità del risultato.
Secondo l’intelligence, i test rapidi andrebbero separati dal conteggio totale dei positivi giornalieri, valutando certi solo quelli fatti tramite tampone molecolare.