Come divenire il migliore amico di se stessi, nella vita quotidiana, proprio quando siamo in balia di eventi negativi o problemi? E’ colpa della nostra mente condizionata.
La nostra vita quotidiana, a volte è come quella di un leone in gabbia. Non abbiamo la volontà. Ognuno può venire alla nostra gabbia e obbligarci a comportarci come vuole. Quando si verifica un fatto negativo, noi non sappiamo reagire che con collera e malinconia. Si parla molto della verità liberatrice ma come scoprirla?
Una mente condizionata non la può scoprire. Ma noi possiamo renderci conto di esser condizionati rilevando: il mal di testa, le notti in bianco, i nervi tesi che hanno le radici nel falso Io, condizionato e acquisito.
Non facciamo sforzi diretti per capire le cose. Concentriamoci piuttosto sulla nostra attuale incomprensione. Cerchiamo di guardare attraverso i nostri falsi punti di vista. Supponiamo che andiamo in collera contro qualcuno che ci offende. Il giorno dopo invidiamo l’amico che è più felice di noi. Il terso giorno diveniamo ansiosi. Il quarto ci sentiamo depressi perché non abbiamo ottenuto qualcosa che desideravamo.
Dobbiamo renderci conto degli stati negativi che ci tengono in gabbia. Sappiamo che la collera è falsa, che l’invidia è senza scopo, che l’ansietà è nociva e che la depressione è stupida. Insistiamo su un punto importante: nessun uomo si fa del male coscientemente con le emozioni negative. Lo fa perché non è cosciente di ciò che si sta facendo; egli è ipnotizzato. Ma quando si risveglia, quando s’accorge di essere il peggior nemico di se stesso, diviene libero. Diventa allora il miglior amico di se stesso.
Fonte articolo e foto: Lifarnur, lifarnur.blogspot.com/2016/07/