Caratterizzato da foglie bitorzolute color verde scuro, il cavolo nero è utile per essere una riserva di risorse benefiche da sfruttare soprattutto in vista dell’inverno, dato che è un ortaggio tipico dei mesi freddi. Una riserva di principi depurativi, antivirali e immunostimolanti, utile anche a decongestionare i tessuti irritati.
Si tratta di un vegetale ricchissimo di sostanze antiossidanti (che spengono i processi infiammatori, migliorando quelli digestivi e che possiedono importanti proprietà di prevenzione antitumorale), sali minerali e vitamine, in particolare la C, che è il migliore vaccino naturale contro virus, dolori e infreddature.
Forse non tutti sanno che è stato sempre utilizzato dalla medicina delle Tradizioni – e quello nero è la qualità migliore a tale scopo – per curare distorsioni, botte, tumefazioni e infiammazioni osteoarticolari.
Come? È molto semplice:
basta posizionare un paio di foglie preventivamente pestate sulla parte dolente, fissandole con un bendaggio. Questo genere di applicazioni può essere fatto anche aggiungendo alle foglie una manciata di crusca: avendo quest’ultima proprietà “assorbenti”, accelera la guarigione dal processo infiammatorio. Diverse ricerche confermano che è anche utile nella prevenzione di numerose forme tumorali:
- cancro al colon
- al retto
- allo stomaco
- alla prostata
- alla vescica
e risulta efficace per coadiuvare la cura dell’ulcera gastrica, delle coliti ulcerose e anche delle forme influenzali.
A tale scopo, la soluzione più semplice è quella di aggiungere un paio di foglie alle minestre: l’ideale è lessarlo dieci minuti al vapore, poi frullarlo e unirlo alla zuppa a fine cottura, così da non disperderne le virtù curative.
Si possono utilizzare le sue foglie anche sotto forma di centrifugato: in particolare possono rivelarsi utilissime in caso di bruciori di stomaco e infiammazioni intestinali e, in generale, per tutte le difficoltà digestive. Centrifugate sei foglie di cavolo e bevete questo succo fresco prima di pranzo e prima di cena. Continuate così per trenta giorni nel mese di novembre e ripetete il trattamento a marzo. Si può anche aggiungere crudo alle insalate: ne basta una foglia sola, affettata finissima, abbinata a rucola e radicchio e condita con olio d’oliva e succo di limone, per ottenere un contorno altamente depurativo per il fegato e l’apparato renale.
Fonte articolo & foto: https://casabenessere.wordpress.com/2013/11/06/le-mille-virtu-del-cavolo-nero, 06 novembre 2013