Nadia Terranova, Lelio Bonaccorso, Caravaggio e la ragazza: la luce accanto alle tenebre e l’umana fragilità di un artista che è considerato un vero e proprio genio. È un romanzo a fumetti molto travolgente rivolto ad un pubblico vasto che racconta anche la ribellione di una giovane donna che, nonostante la sottomissione al genere maschile, decide di affermare il proprio diritto nell’essere sé stessa forte ed indipendente.
È in libreria dal 18 Febbraio Feltrinelli Comics, ed il lettore nel leggere si ritroverà immerso nell’ultima parte della vita di Caravaggio, ovvero nel 1608, quando il pittore arrivato a Messina venne ingaggiato da un ricco commerciante di sete che gli chiese di dipingere un ritratto di sua figlia Isabella. L’incontro tra Caravaggio, considerato il più grande artista vivente, ed Isabella, è speciale in quanto tra i due è subito colpo di fulmine, poiché l’artista ritrova nella donna tanti punti in comune con la sua personalità, che consistono nella fame di libertà e di riscatto.
L’artista insegnerà alla giovane allieva non solo a dipingere, ma anche a dimostrare quanto importante possa essere credere in sé stessi ed affermarlo dinanzi a tutti. Nadia Terranova ha raccontato che con Bonaccorso è stato davvero un lavoro fatto in sinergia, che si è rilanciato una pagina dopo l’altra e si è alimentato reciprocamente. In questa storia a metà, l’obiettivo da raggiungere era quello di restituire l’uomo e l’artista. Il rapporto con Isabella è stato inventato, ma doveva servire per cercare di inserire la figura femminile che in questi racconti non è molto considerata, e pertanto vuole essere un invito per permettere alle donne più consapevolezza ed espressione di loro stesse, senza timore e paure di non essere capite.
Caravaggio pare essere il pittore preferito di Lelio Bonaccorso, e non poca ansia ha provato nel rappresentarlo. Si dice affascinato, ma anche preoccupato nel dover mettere su carta la storia di un’artista così famoso e complesso allo stesso tempo.
Importantissimo è il ruolo di Messina nel libro, a cui gli autori rendono omaggio in un vero e proprio atto d’amore: con la sua luce e il suo mare, con i suoi palazzi storici e le sue strade, la città diviene così, un personaggio accanto agli altri.