In occasione del Capodanno cinese 2020, il Mann espone quattro topolini in bronzo del I secolo d.C, mai esposti al pubblico, uno di loro sgranocchia del cibo, una noce o del formaggio.
Il benvenuto all’anno del topo è stato dato venerdì pomeriggio 24 gennaio (dalle 17 ingresso gratuito), in perfetta sincronia con l’arrivo a Pechino del nuovo anno, svelando nell’atrio le opere provenienti dai ricchi depositi del Mann: due statuine, provengono dall’area vesuviana, le altre due appartenenti al nucleo della Collezione Borgia, hanno una datazione per ora non definita, pur essendo verosimilmente coeve alle altre due.
”Anche quest’anno al Mann si festeggia il Capodanno cinese, un’iniziativa che vuole mantenere vivo il dialogo con l’operosa comunità cittadina, ma anche porre sempre più attenzione verso il turismo che arriva dalla Cina, che tanta parte ha e avrà nello sviluppo del settore nel nostro paese” dichiara Paolo Giulierini, direttore del Mann.