La Procura della Corte del Conti della Campania, coadiuvata dalla Direzione distrettuale antimafia, ha emesso ben sette notifiche nei confronti dell’ex sindaco di Caivano, accusato di collusione con la camorra. Nella vicenda – che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale – sono coinvolti anche sei ex assessori, considerati responsabili del dissesto finanziario dell’ente, avvenuto nel 2016. Per la magistratura contabile campana, i sette dovranno restituire venti volte l’indennità percepita in questi anni per un ammontare complessivo di duecentocinquanta seimila euro. In più, non potranno ricoprire incarichi nei ruoli di assessore / revisore dei conti / rappresentante di enti locali per circa un decennio. A causa delle loro “azioni”, Caivano si sarebbe trasformata in un “terreno fertile” per lo sviluppo della criminalità organizzata, grazie a una gestione degli appalti improntata alla illegalità totale. In precedenza, alcuni di loro erano stati coinvolti nella vicenda riguardante la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica nel Parco Verde.

FONTEansa.it
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