La Guerra Fredda.
Una “cosiddetta” contrapposizione di natura politica, ideologica e militare tra le due “effettive” potenze emerse vincitrici dalla Seconda guerra mondiale, ovvero gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, principalmente basata sulle loro ideologie politico-economiche: quella democratica-capitalistica da una parte e il socialismo reale-comunismo dall’altro, ed influenzando l’opinione pubblica mondiale per circa mezzo secolo.
Fu definita “fredda” in quanto non riuscì mai a concretizzarsi in un conflitto militare diretto, ma si evolse in un’ostilità che non sembrava in alcun modo risolvibile attraverso una guerra frontale tra le due superpotenze, a causa del pericolo legato alla sopravvivenza dell’umanità in un eventuale ricorso alle armi nucleari. Le due fasi più critiche e potenzialmente pericolose furono quella compresa tra gli anni Cinquanta e Sessanta, mentre la seconda fu essenzialmente circoscritta alla prima metà degli anni Ottanta, la cui fine coincide con la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell’Unione Sovietica.
Tra le opere ambientate in tale periodo storico, merita di essere visionato il film Base Artica Zebra, basato sull’omonimo romanzo di Alistair MacLean e diretto da John Sturges, coadiuvato da un trio di attori del calibro di Rock Hudson, Ernest Borgnine e Patrick McGoohan, in grado di rendere concreta l’atmosfera da “fine del mondo” che, a quell’epoca, era fin troppo percepita. Il sommergibile nucleare USS Dolphin viene inviato per una missione di salvataggio nei confronti di una stazione meteorologica britannica, sita al Polo Nord, il cui vero compito è il monitorare i lanci di missili nucleari da parte dell’’Unione Sovietica agli USA, di cui si sono perse le comunicazioni da molto tempo.
Solo al loro arrivo, scopriranno che i russi stanno cercando di recuperare un film presente, precedentemente, in un satellite da ricognizione che era riuscito a fotografare ogni base missilistica americana presente sull’Artico, e per i sovietici importante a scopo difensivo per prevenire attacchi di sorpresa contro di loro. Alla fine, per salvarsi, l’equipaggio dell’USS Dolphin dovrà distruggere la pellicola, riuscendo a riportare a casa la pelle e mettendo il nemico in una posizione che li renderà incapaci di attuare rappresaglie, senza il rischio di scatenare una possibile terza guerra mondiale.
Base Artica Zebra – Un duello tra i ghiacci senza vincitori né vinti