Per la procura di Roma prove insufficienti per un processo
Il procuratore Michele Prestipino e il sostituto Erminio Amelio, basandosi sugli elementi di prova raccolti in questi anni hanno dichiarato che non verrà instaurato un processo nei confronti dei fucilieri della marina Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, in precedenza accusati dell’uccisione dei due pescatori indiani nei pressi delle coste del Kerala nell’India sudoccidentale. Tale decisione viene motivata dai dati raccolti secondo i quali i due hanno agito secondo le regole di ingaggio nella convinzione di trovarsi davanti ad un attacco da parte di un gruppo di pirati mostrando prima le armi, per poi sparare in acqua quando la barca da pesca si è avvicinata a poco più di cento metri dalla nave Enrica Lexie e hanno reagito, come confermato dal personale indiano sentito dagli inquirenti italiani.
A rendere consistente tale procedura, la mancanza di utilizzabilità degli accertamenti svolti in India tra cui l’autopsia e gli esami balistico & autoptici dato che i corpi dei due indiani sono stati cremati, mentre le analisi sulle traiettorie dei proiettili non sono state effettuate secondo le regole italiane finendo per creare un gap probatorio che impedisce la ricostruzione dei fatti insieme all’assunzione di testimonianze e carte non adatte per attribuire in maniera univoca i fatti ai due indagati.
Fonte articolo: notizie.virgilio.it
Fonte foto: dagospia.com