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Così si intitola la mostra realizzata dal MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli che presenta volti e storie “in presa diretta” della tremenda tragedia del terremoto che colpì sia la Campania che la Basilicata per circa novanta secondi. In occasione del quarantennale rinviato l’anno scorso per la crisi pandemica, saranno esposte al pubblico oltre un centinaio di foto rimaste inedite in bianco e nero provenienti dagli archivi della Marechiarofilm realizzate dalla fotografa Antonietta De Lillo.

Tali immagini sono state rese disponibili per trasmettere la memoria di quell’incubo alle giovani generazioni, commentate da frasi tratte dai giornali dell’epoca e da servizi televisivi insieme a un “tappeto sonoro” proveniente dall’archivio di Rai Teche, con le voci dei tg e radiogiornali di allora diffusi nelle sale del museo. Ma quello che si vuole anche ricordare sono la forza, i sentimenti di solidarietà e la voglia di rinascita dimostrati dai primi soccorsi, insieme ai gruppi di ricerca e l’opera dei volontari che giunsero da tutta Italia allo scopo di dar vita a una fragile ma coraggiosa ripresa.

FONTEAnsa.it
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