Di questi tempi capita spesso di sentir dire, da politici e figure istituzionali, che il fascismo è una minaccia che va combattuta, ma troppo spesso queste parole non si trasformano in fatti.
Sabato scorso alcuni giovani fascisti del Blocco Studentesco hanno volantinato fuori dal Liceo G. Mazzini, al Vomero.
Il loro intento non era quello di fare propaganda pacificamente, ma di imporre le loro idee e aggredire chi la pensasse diversamente. Purtroppo non è la prima volta che ciò accade.
Stavolta hanno strappato e distrutto i simboli dei gruppi studenteschi che operano nella scuola. Inoltre hanno minacciato e intimidito due studentesse che cercavano di bloccare la loro propaganda illegale e che sottolineavano gli ideali Antifascisti del Liceo.
Nonostante il coraggio dimostrato le ragazze, adesso sono entrambe spaventate.
“Noi siamo impegnati in prima linea nel proteggere la scuola da questi individui, ma questo è un compito che spetterebbe alle istituzioni”, così si esprime uno dei membri del Nuovo Collettivo Mazzini. Il giorno dopo sono stati fatti interventi e discorsi per condannare la cosa, ma la copertura mediatica è stata quasi del tutto assente. Considerando che la propaganda fascista è illegale nel nostro Paese, sembra assurdo che degli studenti debbano fronteggiare da soli chi si pone al di fuori della Legge.
La legge Scelba, nel tentativo di attuare la XII disposizione transitoria della Costituzione, dichiara “fascista” e sanziona penalmente chi: “persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.
Come sottolineato, eventi come questo, sembrano proprio essere effetto di una strisciante legittimazione dei comportamenti di ispirazione fascista che la legge punirebbe. Speriamo che si intervenga il prima possibile per risolvere questo problema.