Dopo una lunga malattia che rimane ancora misteriosa e non rivelata, è morto, nella sua casa di Milo, alle pendici dell’Etna, un mito assoluto del panorama musicale italiano e internazionale, il maestro Franco Battiato. Non è possibile non definirlo un puro genio poetico e musicale, inimitabile, mai scontato, originale, anticonformista, unico.
Grande autore che inizia la sua carriera cimentandosi nella musica sperimentale d’avanguardia, poi raggiunge il meritato successo con la musica pop e non solo, anche con opere musicali classiche come “Gilgamesh” e la sonata per pianoforte “L’Egitto prima delle sabbie”.
La sua umanità e spiritualità sono rivelate solo in parte dalla creatività musicale e poetica, con ispirazioni che sono spesso forme espressive non di facile comprensione, frammentate, intrise di spiritualità profonda, trascendente, meditativa di culture lontane dal mondo occidentale. In proposito non poteva che essere fertile e produttiva la collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro e con il musicista Giusto Pio.
Tra i tanti concerti del maestro, ce n’è uno che rimane nel cuore: uno di tanti anni fa all’Arena Flegrea. Era una serata d’estate ma cominciò a piovere. Il concerto fu interrotto, poi riprese e lui, imperterrito, continuò a cantare sotto l’ombrello. Che emozione!
Brani come “La stagione dell’amore”, ”E ti vengo a cercare”, “Voglio vederti danzare”, “Up patriots to arms”, “L’era del cinghiale bianco”, “Bandiera bianca”, “Prospettiva nevski”, “Centro di gravità permanente”, “Cuccurucucù”, “Povera Patria” fino al capolavoro “La cura”, sono i più noti al pubblico.
E poi ci sono quelli più enigmatici, introspettivi, intrisi di misticismo, come “L’oceano di silenzio”, “Lode all’inviolato”, “Caffè de la paix”, “ L’ombra della luce”, “Come un cammello in una grondaia”, solo per citarne alcuni.
Tra l’altro le sue canzoni, tra quelle più popolari, hanno dato voce a cantanti meravigliose come Giuni Russo, Alice (vince a Sanremo 1981 con “Per elisa”), Milva. Insomma, una straordinaria produzione poetica e musicale che il tempo non riuscirà a scalfire.
Buon viaggio Maestro, che il Cielo ti abbia in gloria.
Fonte foto: old.basikaraokegratis.com