È deceduto ieri l’architetto e artista Riccado Dalisi., talento poliedrico: architetto, scultore, pittore, considerato da molti il creatore del design ultrapoverissimo“. Annoverato tra i fondatori della cosiddetta “Architettura Radicale” o del contre – design, era ormai diventato l’unico esponente meridionale di tale movimento. Nel 1981 vinse il premio Compasso d’Oro, dedicato alla ricerca sulla caffettiera napoletana. Nel 2014 ne ha vinto un altro, per il suo profondo impegno nel sociale. Le sue £composizioni” sono state esposte a Berlino / Monaco / Parigi / New York / Chicago / Tianjin / Seoul.

Nato a Potenza nel 1931, ha in precedenza ricoperto la cattedra di Progettazione alla facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli diventando, in seguito, direttore della Scuola di Specializzazione in Disegno Industriale. Negli anni Settanta, insieme a Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Andrea Branzi e altri, è stato tra i fondatori della Global Tools, contro-scuola di architettura e design.

Grande sperimentatore, nella sua ricerca espressiva, ha sempre impiegato materiali poveri‘ e, nella sua creatività ha spaziato tra design / scultura / ricerca /pittura / artigianato. Tra i musei e le istituzioni che hanno ospitato le sue opere, la Biennale di Venezia / la Triennale di Milano / il MOMA di New York / Palazzo Reale e il MANN a Napoli. Da ora, verrà ricordato per il suo segno sempre inconfondibile, apprezzato in tutto il mondo per eleganza ed originalità, tra i testimoni più brillanti ed autentici della cultura meridionale.

FONTElarepubblica.it
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