Da settimane, è scoppiata una “guerra virtuale” sui social nei riguardi degli addobbi di Natale, che la Camera di Commercio di Napoli ha scelto di allestire con “estremo anticipo” sui tempi, nella speranza di sfruttare il tutto in un’operazione di rilancio del turismo in città. A fungere da “oggetto della discordia” nella discussione, le installazioni di luci e pupazzi già da tempo visibili in centro e in periferia, giudicate da alcuni di un estremo cattivo gusto, non risultando consone al “normale” livello culturale ed artistico della città, soprattutto perché fin troppo in anticipo sui “normali tempi natalizi”.
Da contraltare, i sostenitori della decisione, che ritengono come l’iniziativa possa concretamente servire a trasmettere lo spirito natalizio, in particolar modo ai bambini, da tempo in crisi a causa dell’emergenza Covid, che li ha privati di un’esistenza “normale”. A risultare tra gli allestimenti maggiormente presi di mira, vi è un grande pupazzo di Babbo Natale presente a Piazza Garibaldi, in precedenza rimosso dalla sua prima collocazione in piazza Vittoria, insieme a un’installazione ispirata a Cenerentola, ora presente nella Galleria Umberto, che dovrebbero debuttare ufficialmente sabato, in occasione dell’accensione di tutte le luminarie.