Una valanga di polemiche è scoppiata sulla scelta della Disney di reincarnare Ariel nei panni di Halle Bailey, un’attrice nera.
Forte la replica della casa produttrice al suono di hashtag come #NotMyAriel e #NoyMyMermaid. Vale a dire non è come quella del cartone animato, bianca, con gli occhi azzurri e capelli rosso fiamma.
Le polemiche sono nate appena si è tentato di diversificare quella che risulta essere un’icona culturale. Da sottolineare che non è questo il primo caso, in quanto 3 anni fa l’attrice Leslie Jones era stata vessata da attacchi razzisti dopo il remake di Ghostbusters poiché il cast era tutto al femminile. Lo stesso è successo a Kelly Marie Tran, la prima attrice asiatica in Guerre Stellari, che aveva dovuto cancellare i post su Instagram dopo una campagna di bullismo a seguito dell’uscita del film “L’ultimo Jedi”.
La reazione di parte del pubblico nel caso di Ariel ha portato addirittura ad una petizione che chiede “giustizia per la Sirenetta e i nostri ricordi d’infanzia”, raccogliendo in una settimana migliaia di firme; ma le proteste davvero rasentano l’assurdo, in quanto si legge “è impossibile che una sirenetta sia nera, perchè sott’acqua non arriva la luce e non può sviluppare melanina“.
Immediata la reazione dell’azienda, nonché dello stesso regista Rob Marshall, il quale sottolinea quanto sia stata lunga la ricerca per scegliere un’attrice adatta. Dalla parte della Bailey si schierano celebrità come Mariah Carey, Halle Berry e Alyssa Milano.
Sulla piattaforma Freeform della Disney la polemica raggiunge il surreale, in quanto si sottolinea che l’autore originale della Sirenetta, vale a dire Hans Christian Andersen era danese, e che per quanto Ariel, essendo una sirenetta e vivendo in un regno sottomarino in acque internazionali può nuotare dove vuole, in ogni caso rimane danese!