Dopo la partita con l’Udinese – conclusasi con un “pareggio salvatore” – per il Napoli l’ombra della “definitiva dipartita” sembra aleggiare sempre più pesante. Nel primo tempo, comunicazione zero e un predominio quasi inesistente, tanto che il “miracoloso gol” di Osimhen quasi sembrava involontario e destinato al palo. Il pubblico sugli spalti annaspava disgustato, per la mancanza di difesa e un inserimento abbandonato a sé stesso, mentre per Fabio Cannavaro potrebbe avere inizio la resa dei conti. La qualificazione europea, ormai, è sfumata, e la precedente stagione di successi un misto tra ricordo e incubo, con sciacalli che danzano sulle macerie di quello che poteva essere.