Dopo il caos provocato dalla vicenda Antonio Scurati per suo monologo sul 25 aprile, la Rai cerca di non “alimentare il fuoco” additando come scusa per lo stop allo scrittore il suo presunto compenso da 1.800 euro. Ma la polemica politico-ideologica che ha scatenato – di natura accanita, spietata e denigratoria – sta spingendo molti a domandarsi se il cosiddetto “servizio pubblico” esista ancora, e se la democrazia non sia stata “buttata alle ortiche”. Su Giorgia Meloni pesa adesso il non essersi pronunciata immediatamente sulla vicenda – come pure la sua militanza giovanile nel Movimento Sociale Italiano – e il sospetto di coprire elementi paragonabili alle “squadre fasciste”. Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani la vicenda sta subendo una “strumentalizzazione abnorme”, in quanto la natura antifascista della Costituzione Italiana non è in alcun modo in discussione, come pure il valore della Resistenza Italiana.

FONTEansa.it
Articolo precedenteOlio Essenziale di Carota: Un Rimedio Ricco di Virtù Essenziali
Articolo successivoPapiri di Ercolano: individuata la tomba di Platone