Slargo Carmine Muselli, eroe delle 4 giornate
Nella popolare zona di Materdei (quartiere Avvocata di Napoli) martedì 3 ottobre alle ore 11.00 si terrà una cerimonia pubblica alla quale prenderanno parte autorità civili e militari ed associazioni di ex combattenti. La manifestazione è organizzata per intitolare ad un eroe delle 4 giornate, il tenente Carmine Muselli, il toponimo di parte della via Ugo Falcando (un importante storico del XII° secolo). Il tenente era un ufficiale dei granatieri decorato con la medaglia di bronzo al valor militare. Il Muselli cadde in combattimento il 28 settembre del 1943 durante le quattro giornate di Napoli. L’ufficiale perse la vita proprio in quella zona, in via Duca Ferrante della Marra, al numero 3 ove era la sua abitazione.
Il Comune
Per questa ragione il Comune di Napoli, medaglia d’oro al valor militare per la resistenza, nell’ ottantesimo anniversario della liberazione della città dall’ occupazione nazista, ha voluto rendere omaggio a questo giovane eroe . Lo scopo è di conservare la memoria di quelle giornate e di celebrare chi ha sacrificato la vita lottando per la nostra libertà. L’ esempio di questi martiri dovrà essere sempre tramandato, conosciuto e condiviso dalle nuove generazioni.
La storia
Il pomeriggio del 28 settembre del 43 , due automezzi tedeschi, con a bordo alcuni soldati, dopo aver depredato tutte le attrezzature del calzaturificio militare di vico Trone alla Salute, cercavano allontanarsi . Giunti a largo Corigliano furono intercettati da un gruppo di insorti guidati dal Maresciallo Maggiore Eugenio Frezzotti, comandante della locale stazione dei Regi Carabinieri. Il militare e un numeroso gruppo di patrioti civili armati di bombe a mano e moschetti, impedirono il passaggio dei mezzi tedeschi. I militari teutonici furono costretti a ritirarsi e trovare riparo in una vecchia casa all’ angolo dell’ isolato A del complesso residenziale di via Duca Ferrante della Marra.
Il luogo del martirio
In quel complesso abitava il sottotenente dei granatieri Carmine Muselli. Resosi conto della grave situazione, coadiuvato da tre carabinieri e dal giovane Gennaro Iannuzzi, il tenente salì sul terrazzo dello stabile. Da quella posizione i cinque inchiodarono dall’ alto i militari tedeschi col fuoco di moschetti e bombe a mano. Con questa azione impedirono il congiungimento di quei militari con altri commilitoni che avevano minato i depositi del calzaturificio. Se i tedeschi si fossero riuniti avrebbero potuto raggiungere il loro scopo di distruzione provocando una violenta esplosione che oltre ad arrecare numerosi danni avrebbe prodotto numerose vittime fra gli abitanti della zona.
Il tragico epilogo
Alla fine del combattimento i tedeschi furono costretti a fuggire rinunciando ai propri propositi criminali e lasciarono sul campo diversi morti. Purtroppo fra i patrioti rimasero colpiti a morte Carmine Muselli e il giovanissimo Gennaro Iannuzzi di soli 17 anni. Le gesta eroiche dei cinque partigiani impedirono ai tedeschi di far saltare il calzaturificio, Con questa eroica azione salvarono così la vita alle centinaia di abitanti evitando la distruzione dei fabbricati attigui . Per questa ragione una lapide che ne ricorda il sacrificio è posta sulla parete di quell’ edificio.
Bibliografia:
- Notiziario storico dell’ arma dei Carabinieri Anno III n°4
- Comune di Napoli : la libertà è una conquista. CELEBRAZIONI 80° ANNIVERSARIO DELLE 4 GIORNATE DI NAPOLI.
Foto
Dall’ archivio personale dell’ autore
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