Bianca Aloisia Malaspina, figlia del marchese Giacomo Malaspina e di Olivia Grimaldi, fu uccisa nel suo castello di Fosdinovo, in provincia di Massa Carrara, al confine tra Liguria e Toscana. Vissuta durante la metà del XIII° secolo, si innamorò dello stalliere del castello, i quali si incontravano in clandestinità, spinti da un amore sincero.
Il padre l’aveva già promessa in sposa ad un cavaliere e quando scoprì la relazione della figlia, si oppose al punto di farla rinchiudere in un convento vicino. Ma Bianca ed il suo cavaliere continuarono a vedersi di nascosto, finchè lei non rimase incinta e rifiutando i voti monastici, viene rispedita a casa.
Qui le male lingue iniziarono a parlare di lei ed il padre, ferito nell’orgoglio, fece uccidere il suo amante con molte sofferenze, finchè non toccò anche a lei, quando fu portata nelle segrete del castello, dove venne torturata con ferri arroventati e con un macchinario in grado di tirare gli arti. Il padre le chiedeva di pentirsi, ma rifiutò e venne portata fino ad una stanza buia, dove fu legata con una catena e murata viva, insieme ad un cane (simbolo del suo amore) ed un cinghiale (simbolo della ribellione alla famiglia).
Alla fine, morì nei sotterranei, dove furono rinvenute delle ossa, sia umane che animali. Sul soffitto della “sua” stanza, ancora oggi, si può scorgere una macchia bianca di umidità, avvolta da altre due macchie nere, che sembrerebbero raffigurare un cane, un cinghiale ed una corona reale.
Fonte articolo & foto: https://misterieprofezie.blogspot.com/2020/05, Fabio Giovanni Rocco, 18 maggio 2020