Il Palazzo delle Arti di Napoli, fino al 19 marzo, ospiterà una mostra dedicata al dramma vissuto dal nostro paese tra il 1943 e il 1945, dalla firma dell’armistizio passando alla conclusione del Secondo Conflitto Mondiale. Intitolata “Nonostante il lungo tempo trascorso: le stragi nazifasciste nella guerra di liberazione 1943-1945”, verterà sulle vicissitudini non solo delle forze armate, ma anche del popolo italiano, abbandonato a sé stesso dopo ventuno anni di dittatura fascista, basandosi sugli accertamenti riguardanti le responsabilità penali dei crimini di guerra avvenuti sia all’estero che sul suolo italiano dopo l’otto settembre 1943.
Precedentemente ospitata al Vittoriano a Roma, si basa sulle centinaia di fascicoli dei Tribunali militari di Roma, Verona e Napoli, considerati un patrimonio storico, culturale ed etico da mettere disposizione di cittadini e studenti delle scuole sia civili che militari. In particolare, tratterà degli eccidi perpetuati contro i militari italiani in Italia e all’estero e le stragi ai danni della popolazione, che, nella nostra regione, portò a oltre mille cinquecento vittime. Tra i documenti esposti, anche quelli dei cinquanta processi sostenuti dalla giustizia militare, compresi quelli del 1994 dovuti al ritrovamento del cosiddetto “armadio della vergogna“, nel quale erano stati occultati quasi settecento fascicoli sulle stragi nazifasciste come quelle di Sant’Anna di Stazzema / Vinca / Monte Sole / Civitella Val di Chiana / Fucecchio.