Nei giorni scorsi il Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre” aveva annunciato la protesta che oggi, lavoratori e disoccupati, hanno posto in essere, occupando la sede del Ministero del Lavoro. Tutti sono schierati contro l’introduzione della Flat Tax, perché regala qualche migliaio di euro al 2% più ricco della popolazione, mentre toglie ad un milione e mezzo di persone indigenti 500 euro al mese.
Le sigle storiche dei disoccupati hanno sottolineato che pensare che la priorità economica e sociale più importante in questo momento sia l’attacco al reddito di cittadinanza, in un Paese con picchi di povertà estremamente elevati, rappresenta chiaramente una visione classista. Il movimento accusa il Governo di scatenare la guerra tra i poveri, contrapponendo gli ‘occupabili’ con ‘i non occupabili’. Agli occupabili il Governo promette di togliere il sussidio nel prossimo anno garantendo però il diritto ad 8 mesi invece che a 12 dello stesso, per poi eliminarlo definitivamente a fine 2023. In questa fascia rientrerebbero soprattutto gli over 50enni con bassa scolarizzazione, e quindi forza lavoro ricattabile con salari bassissimi e senza tutela, con l’obiettivo di far accettare lavoro a qualsiasi condizione.
I portavoce del movimento sottolineano che la loro lotta mira ad un piano straordinario di lavori pubblici utili alla collettività, alla messa in sicurezza dei territori con bonifiche, contrastando gli sversamenti illeciti e i roghi, puntando al potenziamento dei servizi sociali. Gli stessi portavoce sostengono che vista la necessità di tutti di sopravvivere, è necessario ‘prendere i soldi da qualche parte‘, e suggeriscono di attingere dalle spese militari, dagli extra profitti miliardari dei super manager, così come sarebbe eccellente debellare la grande evasione fiscale, tagliando anche i finanziamenti per le grandi opere inutili!