Il suicidio.

Uno degli atti autolesionistici più estremi e volontari, che avviene quando un individuo si trova in condizioni di grave disagio o malessere psichico, come la depressione o disturbi mentali di tipo psicotico, ma che può essere determinato anche da cause o motivazioni strettamente personali, oltre che da eventi quali particolari situazioni esistenziali sfavorevoli, gravi condizioni economiche e sociali, abusi fisici e psichici.

In ambito artistico, diversi romanzieri e registi hanno scelto di trattare nelle loro opere un tema così “ostico”; uno dei casi più celebri è il romanzo epistolare I Dolori del Giovane Werther di Johann Wolfgang Goethe per quanto riguarda la letteratura. Sul fronte cinematografico, merita di essere ricordato uno dei capolavori di Louis Malle, esponente delle Nouvelle Vague, da sempre attento alla qualità formale dell’immagine e della dimensione figurativa, da lui diretto nel 1963, e basato sul romanzo di Pierre Drieu La Rochelle, da cui è tratto il medesimo titolo, Fuoco Fatuo (Le Feu Follet).

Alain Leroy, ex alcolizzato che lotta per riuscire a rimanere sobrio, dopo una lunga e dolorosa riflessione comprende che il suo tempo è ormai finito, e decide di chiudere i conti con il proprio passato prima di togliersi la vita.

In una Parigi non dissimile da una fotografia in bianco e nero leggermente sovraesposta, che la rende rarefatta e quasi impalpabile, resa un luogo di profonda anomia, Alain avanza come uno zombie, troppo impegnato in intensi dialoghi-monologhi di raffinata psicologia, che ci mostrano l’incapacità di chi gli è intorno di comprendere il suo profondo malessere, e di aiutarlo. Neanche ricontrare vecchi compatrioti come i fratelli Minville, diventati terroristi dell’OAS, o la tossicomane Eva –  una Jeanne Moreau al massimo della forma – riuscirà a spingerlo dal non effettuare il suo insano gesto, da lui visto come una soluzione da un mal di vivere dal quale non si può fuggire se non in una sola maniera.

Fuoco Fatuo – Il tragico soliloquio di un uomo ormai spezzato dalla vita

FONTEwikipedia.org & ondacinema.it
Articolo precedenteSuzette Tartarone: La Storia dell’Anna Frank napoletana
Articolo successivoIl Mistero del Cavaliere senza Testa