Nell’ottobre del 2007, a soli ventidue anni, Janet Moses moriva durante un esorcismo finito male, facente parte del rito Makutu, una “procedura” di purificazione del popolo Maori dagli spiriti maligni. Nella lingua di questo popolo della Nuova Zelanda, Mākutu significa stregoneria, come pure incantare e anche incantesimo, e viene descritta come una credenza in poteri occulti maligni che sono posseduti da determinate persone. Tale “rito di purificazione” può essere eseguito in segreto, perché si corre il rischio di trasgredire le leggi della comunità, inoltre, se un praticante irresponsabile si trasforma in una seccatura per una tribù, essa lo può uccidere, dato che la formazione di un apprendista è lunga e difficile, visti i numerosi rituali e i test segreti.
Janet perse la nonna e non pochi problemi aveva col compagno già padre di due figli, senza contare che era membro di una famiglia nella quale l’emblema era un leone che molti dei suoi parenti avevano tatuato sul corpo. La giovane incominciò ad avere strani comportamenti, tali che convinsero tutti che fosse posseduta da uno spirito maligno e, quando un loro parente rubò la statuetta di un leone sita in un locale vicino alla casa famigliare, fu considerato come un segno che erano stati maledetti.
La convinzione era che finché il simulacro non fosse ritornato nel locale, la ragazza sarebbe rimasta posseduta. Decisero quindi di sottoporla al rito Makutu nella casa della defunta nonna, in quanto il tutto era incominciato proprio con la morte della vecchia. Il rito, durante il quale le furono lesionati gli occhi per poi gettarle sopra dell’acqua benedetta, provocò la morte della ragazza per annegamento a causa della grande quantità di acqua utilizzata, tanto da dover fare un buco nel pavimento per drenarla. La cerimonia durò per ben 3 giorni.
Per via di tali azioni, la famiglia, tra fratelli della madre e coniugi, furono accusati per il tragico evento e, in più, uno zio e quattro zie vennero ritenuti colpevoli del suo omicidio. Una sua cugina, sottoposta allo stesso rito, a cui addirittura cavarono gli occhi per liberarla da un demone che i parenti affermarono di avere visto, fu ricoverata in gravi condizioni in ospedale e sottoposta a un intervento d’urgenza, salvandosi per puro miracolo. I motivi degli strani comportamenti di Janet addotti dalla famiglia non furono mai noti, ed è da chiedersi se in realtà non fossero frutto delle loro menti visionarie.