Due grandi maestri del cinema italiano, Mario Martone e Paolo Sorrentino, in queste ultime ore, si sono ritrovati entrambi candidati al Leone d’Oro nella categoria miglior film alla Mostra del Cinema di Venezia, grazie a due film che parlano di Napoli in una maniera inedita e formale, analizzandola a 360° nel bene e nel male. Conosciuti come due tra i registi più incisivi del nostro cinema attuale, Martone e Sorrentino hanno scelto di narrare due storie ambientate nel passato della città, attraverso figure che hanno pesantemente contribuito alla sua storia in ambiti differenti ma simili tra loro, in grado di abbracciare più emozioni possibili ma distanti.
Sorrentino ritorna al periodo della sua infanzia e alla ricerca delle sue amate radici, raccontando la città di Diego Armando Maradona, con un titolo esplicativo: “È stata la mano di Dio”, che vede la produzione di Lorenzo Mieli e dello stesso Sorrentino, in stretta collaborazione con The Apartment, e che dovrebbe uscire nei cinema selezionati e su Netflix nel corso dell’anno; nel cast attori del calibro di Luisa Ranieri, Renato Carpentieri, Enzo De Caro e Massimiliano Gallo.
Martone, invece, nel suo film “Qui rido io”, ha scelto di narrare la storia di Eduardo Scarpetta, padre del figlio illegittimo Edoardo De Filippo, e uno tra i grandissimi comici napoletani conosciuto, tra le strade di Napoli, con il soprannome de ‘‘o re”; ad interpretarlo un attore del calibro di Tony Servillo, mentre nel cast ci sarà una squadra di attori come Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Roberto De Francesco, Lino Musella, Paolo Pierobon, Gianfelice Imparato e Iaia Forte.