Il governo italiano per evitare una nuova ondata di Covid, sta mettendo a punto delle nuove misure anti crescita dei contagi. Una di esse è il green pass rilasciabile soltanto dopo la seconda dose del vaccino, ma anche una potenziale quarantena di almeno cinque o sei giorni per chi torna da Paesi esteri al momento considerati a rischio, insieme a un nuovo numero fisso di tamponi per le Regioni. Anche se al momento le ospedalizzazioni e i decessi rimangono in continua tendenza positiva, li Stato ritiene alquanto necessario prevenire una situazione che potrebbe diventare pericolosa come quella dell’estate scorsa, che portò alla crescita esponenziale in autunno dei contagi. Tra le misure che saranno adottate, anche la richiesta da parte delle autorità di un massiccio e drastico potenziamento dei controlli sull’uso delle mascherine.
Quello che preoccupa davvero, però, sono i focolai di variante Delta, che stanno portando a un aumento dei casi in altri Paesi con una maggiore copertura vaccinale, e risulta opportuno dover realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi, in quanto raggiungere una elevata copertura vaccinale, passando per il completamento dei cicli di vaccinazione delle persone a rischio di malattia grave, è necessario per scongiurare nuove morti. Al momento, uno degli obiettivi del governo sarebbe quello di allungare la lista dei luoghi dove si potrà entrare soltanto con l’utilizzo del green pass, già previsto per stadi, eventi, concerti, banchetti; ma la vera novità potrebbe essere quella di rilasciarlo soltanto al termine dell’intero ciclo vaccinale e non prima, come avviene dopo quindici giorni dalla prima dose, mirando a far vaccinare i giovani e, date le probabilità di un ritorno della zona gialla per molte regioni italiane, bisognerà valutare come intervenire anche sul numero dei tamponi.