Ospedale degli Incurabili

Esistono storie che sembrano favole, questa di oggi però è la pura verità.

Era un pomeriggio del 1752, quando il dottore, allora sessantenne Carlo Curzio, ricevette una lettera che lo invitava a recarsi immediatamente in sanatorio per dare il proprio parere su una situazione alquanto strana. Insieme a lui venne convocato anche il Governatore del Complesso degli Incurabili: il Principe Aliano Marcantonio Colonna. Arrivarono quasi di corsa, e ad attenderli, in piedi al centro di una stanza, trovarono Patrizia, una popolana, figlia di un calzolaio, una diciassettenne impaurita che cominciava a trasformarsi in un albero. Lo stupore del dottore e del principe non fu facile da mascherare, ma immediatamente ripresosi, il dottor Curzio iniziò subito un’accurata visita. Man mano che la visita andava avanti aumentava il suo stupore, perché tutta la pelle che toccava aveva assunto la consistenza del legno. Iniziò quindi a raccogliere più informazioni possibili: i genitori della ragazza spiegarono che la figlia non sudava ormai da moltissimo tempo, e che, addirittura, non aveva mai avuto le mestruazioni. Il medico iniziò subito a fare delle ricerche; cercò ovunque precedenti e casi similari, consultò libri e trattati antichi e moderni, chiese anche il parere di altri colleghi, ma nulla, nessun trattato o nessun collega aveva mai saputo di nessuno che si trasformasse in albero.

Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero

Curzio decise di ricorrere al Principe di Sansevero Raimondo di Sangro, noto per le sue arti oscure ed alchimie, alla sua amante, una ricercatrice ventenne, a uno scienziato ed un abate francese. Con la consulenza di tutte queste figure si capì che il reale problema della ragazza era l’idratazione: i pori di Patrizia erano completamente bloccati, per cui il suo corpo non poteva traspirare. Quello era il motivo di quella secchezza tipo corteccia della pelle. Il tempo però iniziava a passare, e Patrizia respirava sempre più con difficoltà, perché la lingua sempre più dura e secca incominciava a soffocarla. Curzio a quel punto decise di fare immergere la ragazza in acqua dolce, leggermente tiepida, dove aveva fatto aggiungere qualche bicchiere di latte per fornire alla pelle alcune sostanze nutritive. Ma tutto questo fu un grande fallimento, perché la pelle non ne assorbì nemmeno una goccia; il medico però, non volle rassegnarsi, e decise di provare a reidratarla con del vapore. L’acqua così trattata riuscì a trovare una via per accedere attraverso i pori e, piano piano, giorno dopo giorno, la corteccia iniziò a ritornare pelle umana. Tutti questi sforzi vennero poi vanificati con l’arrivo del freddo, perché i pori cutanei si richiusero nuovamente.

La ragazza iniziava a diventare di nuovo un albero. Fu a questo punto che il Principe di Sangro dette libero sfogo alle sue conoscenze alchemiche e a Patrizia vennero somministrate delle dosi massicce di mercurio. Tale metallo era anticamente usato dagli alchimisti nella ricerca dell’immortalità: tantissimi sovrani trovarono la morte credendo che un trattamento al mercurio potesse dare loro la vita eterna. Patrizia infatti subì in poco tempo una violenta intossicazione da mercurio, fu quasi portata alla morte. Il metallo, impossibile da assorbire del tutto dal nostro corpo, fuoriuscì forzatamente dai pori liberandoli definitivamente. Dopo un anno di cure, la giovane tornò ad avere pelle umana, a parlare e camminare. Grazie alle cure di un medico caparbio e di un alchimista. Il dottor Curzio, passerà alla storia come il medico che ha scoperto e curato per la prima volta la “Sclerodermia”: una rarissima malattia che esiste tutt’oggi.

 

 

Fonte articolo e foto: Luciana Pasqualetti, https://www.senzalinea.it/giornale/ospedale-degli-incurabili-e-la-donna-albero/,  2 Dicembre 2017

Articolo precedenteUccisa a Napoli: marito torna in carcere, respinto ricorso
Articolo successivoAllarme inquinamento: le città italiane più colpite