Condannata a due anni di carcere dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) un’ex assistente universitaria. L’accusa è per i reati di stalking e diffamazione, atti compiuti nei confronti di una ricercatrice della facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo della Campania Luigi Vanvitelli. L’imputata, 31enne originaria di Grazzanise (Caserta), nell’ottobre 2019 fu arrestata e posta ai domiciliari proprio a seguito delle numerose denunce presentate nei suoi confronti dalla ricercatrice che, a detta dell’accusatrice aveva preso il suo posto all’università. Parte offesa, è anche il docente universitario con cui l’ex assistente collaborava, che ha tuttora in essere un processo in corso al tribunale di Nola.
Il processo si è concluso ieri, con anche l’obbligo di un risarcimento danni che verrà liquidato in sede civile. I reati avrebbero avuto inizio dopo che la 31enne aveva terminato la sua collaborazione, peraltro del tutto volontaria, con la persecuzione del prof che l’avrebbe mandata via, e con la ricercatrice entrata dopo di lei. L’imputata ha inviato numerose lettere al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere in cui diffamava pesantemente prof e ricercatrice – quest’ultima è un avvocato – alludendo ad una presunta relazione tra i due. La parte lesa ha presentato cinque denunce contro la stalker, denunce sfociate in un arresto e con tanto di condanna.