Il 6 Aprile scadono i provvedimenti entrati in vigore con il Dpcm del 2 Marzo e con il decreto legge del 13 Marzo che hanno portato tutta Italia in zona rossa per Pasqua e Pasquetta. Oggi, Mercoledì 31 Marzo 2021, è convocato il Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, alle ore 17.30, per decidere nuovi provvedimenti ed eventuali riaperture.
IL RITORNO DELLE ZONE GIALLE
Prima di tutto, si discuterà della ripartizione delle regioni in colori, in base al rischio di epidemia. In seguito ad un’attenta analisi dell’andamento dei contagi, si valuterà l’allentamento delle restrizionifino ad ora in vigore e, quindi, l’eventuale entrata di alcune regioni in zona gialla. L’apertura di teatri e cinema, prevista per il 27 Marzo, slitterà a data da destinarsi mentre dovrebbero rimanere in vigore il coprifuoco alle ore 22.00 e la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18.00.
LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE
Prioritario, per il governo, è il ritorno tra i banchi dei circa 6 milioni di studenti attualmente in Dad. Il presidente Draghi ha espresso la sua volontà di iniziare a riaprire le scuole dei diversi ordinamenti subito dopo Pasqua e di riaprire scuole primarie e dell’infanzia anche in zona rossa. Inoltre, sarà valutata l’ipotesi presa in considerazione da Francesco Figliouolo, Commissario per l’Emergenza Covid, di introdurre tamponi rapidi periodici per alunni e docenti, al fine di monitorare l’andamento dei contagi all’interno delle scuole.
PROVVEDIMENTI PER OPERATORI SANITARI NO-VAX
Nel consiglio di oggi, si dovrebbe discutere della norma pensata per evitare i contagi all’interno di strutture ospedaliere, case di cura e Rsa e dei provvedimenti previsti per quegli operatori sanitari che rifiutano il vaccino. Pare che, tra questi, non rientri il licenziamento ma l’interdizione a determinati luoghi e mansioni, così da evitare che chi non si vaccina entri in contatto con i pazienti. Potrebbero, inoltre, essere previste sanzioni per le strutture che non rispettano le regole.
SPOSTAMENTI TRA REGIONI E VIAGGI ALL’ESTERO
Nonostante l’allentamento delle misure restrittive, pare che non sarà comunque consentito lo spostamento tra le varie regioni d’Italia, se non per comprovati motivi lavorativi, motivi di salute o situazioni di necessità. Non è lo stesso per i viaggi all’estero che, invece, saranno consentiti nel rispetto di regole ben precise. Il ministro Speranza ha, infatti, firmato un’ordinanza che dispone l’obbligo di tampone in partenza, quarantena di 5 giorni al ritorno dal viaggio e tampone dopo i 5 giorni, per tutti coloro che viaggiano all’interno dell’Unione Europea. Tra i tanti paesi, sono 30 quelli che è possibile visitare senza “necessaria motivazione”, come Spagna, Francia, Portogallo, Principato di Monaco, Germania, Grecia e Croazia.