Lodi, è la città lombarda fondata nel 1158 da Federico Barbarossa, dopo la distruzione dell’antico borgo di Laus Pompeia. Paese che fu municipium romano, sede vescovile e libero comune, e che nel pieno del Rinascimento conobbe un periodo di grande splendore artistico e culturale. Tant’è vero che nel 1454 ospitò la firma dello storico trattato fra gli Stati preunitari italiani, chiamato appunto Pace di Lodi.
E proprio in quegli anni i soldati del genio, sotto la guida di Francesco Sforza. Crearono una serie di tunnel segreti, una vera rete di camminamenti con cunicoli e rivellini che per 7 secoli è stata nascosta e che in pochi nell’ultimi anni hanno potuto ammirarli.
Lungo la romanica città, che nei secoli successivi cadde sotto il dominio spagnolo, austriaco e francese, i corridoi sotterranei si trascinano dal Torrione del Castello Visconteo fino alla piazza della Vittoria (detta Maggiore) in cui si affacciano la basilica cattedrale della Vergine Assunta, il palazzo municipale Broletto ed il gioiello cittadino, palazzo Vistarini.
Da lì si unisce ad un altro percorso, realizzato dai frati dominicani non per fini militari, che si dirige verso i complessi di via Fanfulla, ovvero, gli ex conventi di San Cristoforo e San Domenico.
Questo patrimonio sotterraneo ha portato a creare il progetto i tesori nascosti della “Lodi segreta” con due itinerari, e di conseguenza i lavori per realizzare permettere al pubblico di visitarli prestissimo. Iniziati nell’estate del 2020 con leggero ritardo a causa della pandemia, oggi si possono vedere le prime foto, che mostrano le meraviglie del sottosuolo di Lodi.
Queste realizzate dagli esperti dell’Associazione Lodi Murata che sono stati i primi a ricostruire il fitto labirinto di ghiacciaie, scalinate, sale e passaggi esterni per oltre un chilometro, e dove si possono ammirare: abachi di capitelli, portali sotterranei, percorsi per le contromine.
Sempre in concomitanza a questa scelta di riportare Lodi tra le mete lombarde da visitare, si sta procedendo anche al restauro delle mummie della Collezione “Paolo Gorini”.
Il tracciato sarà visitabile per la metà, perché in epoca spagnola venne murato e riaprirlo sarebbe pericoloso.
A rendere ancora più affascinante la visita sarà un sistema di totem informativi e un impianto di illuminazione creato appositamente per esaltare il lato misterioso dei tunnel, e i gruppi saranno di 10 partecipanti con tre ingressi.
Le foto oggi sono visibile sulla pagina facebook “Associazione Lodi Murata – Pagina ufficiale”.
Immagini copertina: Youtube- Lodi sotterranea (Sereno Variabile – 14 maggio 2011 – Rai 2)
Fonte articolo: initalia.virgilio.it