A pochi passi una dall’altra le piazze dedicate a Giambattista Vico e a Carlo III di Spagna, crocevia di auto, moto, pullman e di pedoni distratti, si nasconde un segreto.
Nell’antico palazzo civico 44 in piazza Giambattista Vico, esattamente di fronte alle giostre, stabile risalente al 1880 e devoluto alla Madonna di Pompei, si racconta di vicende strane.
Alcuni condomini negli anni hanno raccontato di inspiegabili fenomeni. Molti di questi hanno visto volare oggetti o di mobili che si muovevano, o li trovavano scostati dalle pareti nelle proprie case.
Altri invece di letti sfatti dopo pochi minuti che era stato rassettato, porte e finestre che sbattono senza vento con violenza.
Insomma, molti condomini lamentano di questi strani misteri. Ma le vicende negli anni sono aumentate con dichiarazioni agghiaccianti di persone che provano profonde sensazioni di disagio, come se qualcuno li seguisse o fosse alle loro spalle. Altri di odori acri e acidi, o di paura improvvisa, ma ci sono stati anche episodi di apparizioni di inquietanti figure a mezzo busto che girerebbero liberamente per il palazzo sotto gli occhi atterriti degli abitanti del palazzo.
Alcuni storici locali e napoletanisti, ma la stessa popolazione del quartiere afferma che fu devoluto alla Vergine di Pompei proprio per proteggerlo dal male che aleggia.
Secondo alcune storie molte persone che vi hanno abitato sono andate via impaurite cambiando abitazione.
Poco più avanti il popolare palazzo Fuga, in verità l’edificio è il Real Albergo dei Poveri. Denominato Fuga perché venne progettato dall’architetto Ferdinando Fuga su commissione di re Carlo III di Borbone. Uno dei palazzi più discusso di Napoli per la funzione d’uso che deve ancora essere decisa.
Questo gigantesco edificio che nacque per contenere tutti i poveri della città, ospitando fino a ottomila persone, oggi ‘urla di terrore’. Funzionante fino agli anni ’40, per poi essere sgomberato definitivamente, secondo alcune dichiarazioni esso è popolato da misteriose presenze.
In piena notte si vedono bagliori alle finestre, si ascoltano lamenti, rumori, grida rauche provenienti dall’interno. Chi abita nei palazzi laterali intravvede dietro le finestre strane figure, che popolerebbero l’edificio.
Secondo il popolo sono le inquiete anime di coloro che vi morirono tragicamente, o per malattia o per le scarse condizioni igieniche, e che vagano in cerca dei parenti.
Secondo un testimone l’edificio si animerebbe d’incanto, riempiendosi nuovamente di quei poveri ospitati da re Carlo nel lontano ‘700, che disperati lamentano fame e dolore, e chiamano strazianti coloro che li dovrebbero curare.
Altra gente fa risalire questi lamenti e visioni misteriose al crollo dell’ala destra, a causa del terremoto del 1980, dell’Albergo dei Poveri. Questo dramma procurò la morte di alcune anziane donne e delle persone che le accudivano e che lamenti e visioni sono incominciate poco dopo, perché le loro anime, da allora, non si danno pace.
Oggi ancora chi passa di sera o di notte costeggiando l’edificio storico sente il calpestio di passi ma non vede nessuno, sente bisbigliare dalle finestre ma nessuno è dietro le lastre, sente urla o voci rauche ma da sempre sappiamo che il luogo non è abitato.
Due palazzi misteriosi in due piazze poco distante, dove il mistero è radicato nella coscienza e nei racconti della gente, di un mondo misterioso tutto da scoprire.