Da tempo, nell’arte di strada si registra, in maniera massiccia, la presenza al femminile, grazie ad artiste talentuose e creative, che scelgono di denunciare e di esprimersi dipingendo dove capita: sui muri di mattoni e di cemento, sui palazzi o sotto i ponti, lungo le strade o nelle stazioni; alcune addirittura sugli alberi e in luoghi abbandonati, che finiscono per trasformarsi in pregevoli gallerie a cielo aperto.

Tra di loro, ve ne sono una decina che meritano di essere citate per le opere a cui danno vita sotto forma di affreschi, stencil e murales, unicamente armate di bombolette di vernice e di adesivi artistici, lasciando che siano le loro creazioni a parlare di loro.

Alice Pasquini: è nota come la street artist italiana più famosa, e si esprime tramite i suoi murales, che ritraggono figure familiari e allo stesso tempo oniriche, ammirati da Roma a New York, da Marsiglia a Buenos Aires.

È stata in grado di sviluppare diversi filoni di ricerca grazie alle sue capacità di pittrice, illustratrice e scenografa, realizzando opere per musei e luoghi di cultura in giro per il mondo, come l’enorme affresco “It’s a new day“, raffigurante con colori tenui e linee decise bambini sorridenti, mongolfiere colorate e un grosso cane accoccolato vicino alla sua padrona, nel centro di quella che è la street art italiana per eccellenza, il quartiere Quadraro di Roma.

Kiki Skipi – ovvero la cagliaritana Chiara Pulselli – dà vita a mondi onirici e super colorati, i cui abitanti sono donne senza volto, grazie al suo passato di fotografa e pittrice che le ha lasciato un’impronta importante nelle sue creazioni, molto spesso attraverso il disegno, tuttavia, che è la forma con la quale preferisce esprimersi.

Donne oniriche e un po’ barocche – pesantemente influenzate dall’animazione giapponese, sono il biglietto da visita di Miss Vanwriter e illustratrice di Tolosa dal tratto inconfondibile – le cui composizioni sono sparse tra Barcellona, New York, San Paolo e Montreal.

In grado di creare mostri esplosivi e intensi vi è Gio Pistone, che vive e lavora al Quadraro di Roma; è nota per il “Teatro Libero del sogno lucido“- un’installazione permanente che ha realizzato nella città di Cosenza per le residenze artistiche BoCs-Art – e per creature che rappresentano una metafora della diversità e della realtà contemporanea.

Autrice di uno spazio underground destinato a ospitare attività culturali di ogni genere noto come “Apartament A”, la writer Ale Senso – Alessandra Odoni, bergamasca di nascita, che vive e lavora a Berlino – che narra della violenza sulle donne con tratti grafici incisivi e poetici che danno forma e colore a tali storie.

Audaci motivi geometrici da utilizzare in murales di grandi dimensioni sono la firma di Maya Hayuk, writer che vive e lavora a Brooklyn; ama sfruttare l’artigianato ucraino nelle sue visioni psichedeliche e geometriche, e le sue opere sono esposte in numerosi musei d’arte contemporanea.

La sudafricana FaithXLVII ama portare la spiritualità e la natura in ambienti urbani, con disegni che sembrano illustrazioni di fiabe trapiantate nella vita reale, trattando argomenti come i diritti umani e le questioni sociali, tramutando il caos in raffinati racconti di immenso impatto visivo.

Al momento prima e unica artista afghana a dedicarsi alla street art, Shamsia Hassani raffigura momenti di vita quotidiana avendo come soggetti figure di donne ritratte con il burqa, ed usando le sue opere come mezzo di informazione e di diffusione; le sue opere – sia digitali che di street art – vengono esposte in India, Iran, Germania, Italia, Svizzera e nelle missioni diplomatiche di Kabul.

La danese Jacoba Niepoort – grazie ad un uso decisamente particolare dei colori – dà vita a murales e ha creato il progetto Home MuralFest, per ispirare artisti di ogni parte del mondo a dipingere le loro opere artistiche sulle pareti delle proprie case e sui muri dei propri giardini.

Opere murarie in grado di stimolare nelle persone riflessioni e nuovi modi di pensare sono il biglietto da visita di Bastardilla – giovane e talentuosa street artist di origini colombiane – e che ama raccontare la forza di cui sono dotate le donne sia dal punto di vista fisico che da quello concettuale, in quanto la sua fonte aspirativa è la percezione e la condizione femminile nel mondo.

 

FONTEAnsa.it
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